Il latte materno: un alleato
contro virus e batteri
I bambini vengono al mondo dotati di un sistema immunitario non completamente formato, ciò non significa che siano totalmente indifesi contro la quotidiana minaccia rappresentata da virus e batteri (i microrganismi patogeni).
Prima della nascita il sistema immunitario della madre aiuta a proteggere il bambino da questi agenti patogeni: attraverso la placenta vengono trasferiti al feto i cosiddetti anticorpi-IgG che accompagnano il piccolo fino al parto. L’ “immunità nel nido” (o passiva) continuerà a funzionare fino al quarto-sesto mese di vita.
In seguito, attraverso il latte materno i bambini ricevono anticorpi come le immunoglobuline IgA e IgM, che li aiutano a costruire un loro sistema.
Il sistema immunitario del bambino si sviluppa essenzialmente nei primi anni di vita e di solito, nel tempo, diventa ben equilibrato: in grado di distinguere inequivocabilmente tra agente “pericoloso” e “innocuo”. In altre parole, arriva a riconoscere i microrganismi nocivi, tenerli a bada ed eliminarli senza provocare danni dovuti a reazioni eccessive. Un sistema immunitario squilibrato, infatti, può portare allo sviluppo di allergie e a una maggiore suscettibilità alle infezioni, ma anche a vere e proprie malattie autoimmuni. Per esempio: nella febbre da fieno, il polline delle graminacee, agente innocuo, viene riconosciuto come un pericoloso invasore e soppresso in maniera massiccia.

Latte materno: uno scudo
contro le malattie
Con il tuo latte, proteggi da subito il bambino e gli consenti di cominciare bene la sua vita: il latte materno è costituito da diversi nutrienti essenziali, presenti nelle proporzioni necessarie alla crescita e allo sviluppo. Ha una composizione unica: oltre a carboidrati, proteine, grassi e oligosaccaridi prebiotici, contiene anche acidi grassi polinsaturi a catena lunga (LCP), nucleotidi, vitamine, minerali, oligoelementi e speciali agenti di difesa come IgA (immunoglobine), leucociti e lattoferrina.
Grazie alla sua particolare composizione, il latte materno rafforza il sistema immunitario del bambino e lo aiuta a essere più forte contro le malattie e le allergie. Per questo l’esclusivo allattamento al seno nei primi 6 mesi di vita rappresenta l’alimentazione migliore per lui, il modo più naturale di nutrirlo, meno costoso e più pratico per placare in ogni momento e in qualsiasi situazione l’appetito del neonato.
I bambini allattati al seno tendono ad avere un minor numero di infezioni e allergie: una delle ragioni di tale differenza è che la flora intestinale dei bambini allattati è colonizzata dai bifidobatteri e lattobacilli, “i batteri buoni”. Nei neonati che prendono il latte dal seno la flora intestinale è costituita soprattutto da bifidobatteri. Per sviluppare una flora di questo tipo c’è un gruppo speciale di oligosaccaridi prebiotici deputati allo scopo e contenuti nel latte materno.
Gli oligosaccaridi prebiotici sono carboidrati che arrivano all’intestino crasso del bambino senza essere digeriti: favoriscono la crescita dei batteri “amici” come il bifidus e ostacolano la creazione e la proliferazione di batteri nocivi. Il latte materno sostiene dunque lo sviluppo di una flora intestinale sana, che costituisce la base di una difesa forte del sistema immunitario.
Il latte umano è quasi sterile: contiene una scarsa quantità di batteri trasmessi principalmente attraverso la pelle della madre e non specifici. In sede di analisi si riscontrano batteri individuali, diversi da un soggetto all’altro, la cui importanza e gli effetti sono attualmente oggetto di studio.
Sistema immunitario
congenito e adattivo
Si è soliti suddividere il sistema immunitario umano in due categorie: congenito e adattativo.
- Il sistema immunitario congenito, o non specifico, comprende determinate cellule (neutrofili, monociti, macrofagi), proteine (transferrina/lisozima) e barriere come la pelle e le mucose.
- Il sistema congenito o non specifico costituisce la base del nostro sistema immunitario: è fissato per sempre dall’informazione genetica ed è già quasi completamente formato alla nascita. Tuttavia, non reagisce in maniera specifica e non può identificare gli agenti patogeni.
La risposta adattativa o immuno-specifica (nota in passato come “sistema immunitario acquisito”) è solo parziale alla nascita e si sviluppa pienamente negli anni, soprattutto nei primi tre di vita. Le componenti di questa parte del sistema immunitario hanno la capacità di apprendere, adattarsi, e ricordare. La risposta adattiva si occupa principalmente di produrre anticorpi e linfociti (cellule T e B) che riescono a riconoscere agenti patogeni diversi, ma anche strutture proteiche di grandi dimensioni estratte dal cibo, e reagiscono in modo specifico su di essi.
La capacità menomonica del sistema assicura una risposta immunitaria più forte quando avviene l’incontro con un organismo patogeno dello stesso tipo o simile. È grazie a questo effetto, che possiamo ricorrere alle vaccinazioni.