Indurre il parto

Parto indotto e podalico: cosa aspettarsi

L’induzione al parto è una tecnica che permette di provocare le contrazioni per favorire la nascita del bambino. I motivi per cui viene stimolato il parto possono essere diversi: dal superamento del tempo di gestazione alla presenza di rischi per te o per il tuo bambino. Normalmente la gestazione è dura 40 settimane, ma si mantiene un’elasticità di 15 giorni prima che possano insorgere rischi reali per il feto come la mancanza di ossigeno o problemi cardiaci dovuti a una perdita di funzioni della placenta. Può capitare che il parto sia indotto anche per questioni organizzative del reparto maternità dell’ospedale o per la presenza del ginecologo curante. L’induzione al parto avviene con una semplice flebo di ossitocina, l’ormone che provoca le doglie, a cui si associa l’epidurale perché le contrazioni indotte sono in genere più dolorose di quelle naturali. Si inseriscono in seguito delle compresse vaginali o si effettua una flebo a base di prostaglandina, sostanza che ammorbidisce la cervice e favorisce il rilassamento dei muscoli, il medico rompe le acque e il parto è, in genere, molto più veloce di quello non indotto.  

Parto podalico: che cos'è e quali rischi comporta

Si definisce parto podalico quello in cui il bambino, all’atto della nascita, si presenta con le natiche rivolte verso il collo dell’utero. È una condizione che interessa una piccola percentuale di bambini: il 95% dei feti, infatti, si posiziona con la testa rivolta verso il canale vaginale (posizione cefalica). Quando questa rotazione non avviene cambiano alcune modalità del parto: la difficoltà è determinata dal fatto che le natiche sono molli ed è più difficile che esercitino la stessa pressione per l’apertura del collo dell’utero rispetto al cranio. Tra le cause che possono determinate la posizione podalica, vi sono un parto prematuro o il liquido amniotico scarso, che induce il feto a ricercare una posizione scorretta. Sei in grado di sapere come avverrà il parto già al momento della terza ecografia: in generale, è al settimo mese di gravidanza che il bimbo si mette in posizione.